Luigino Bruni parla della storia dell'EdC

Segui l’assemblea in streaming su http://live.focolare.org/EdC2011/

È proprio qui, nell’auditorium della Mariapoli Ginetta Calliari, a cinquanta chilometri da San Paolo, che vent’anni fa Chiara Lubich, sotto il pressante impulso dello Spirito, comunicò un’intuizione: il carisma dell’unità aveva qualcosa da dire per contribuire ad innovare l’apparentemente inscalfibile sistema economico e produttivo internazionale.
Sono arrivati qui in Brasile in 650 (cospicua la presenza di giovani) da 37 Paesi del mondo in rappresentanza delle 800 aziende impegnate nell’EdC, degli otto poli imprenditoriali presenti nel mondo, degli studiosi e degli studenti delle discipline economiche coinvolti nella riflessione scientifica e nell’elaborazione culturale.
Già in apertura dell’assemblea, iniziata ieri, 25 maggio, c’era gioia e gratitudine per questi due decenni di cammino, ma anche commozione quando si è tornati alle parole della fondatrice dei Focolari che ebbero, come allora fu detto, l’«effetto di una “bomba” in campo economico». A queste origini è tornata Maria Voce, presidente dei Focolari, in un messaggio video che non indugia comunque sui registri della commemorazione e della celebrazione.
«Occorre riconoscere che il progetto dell’EdC deve ancora affermarsi», ha fatto presente, complimentandosi con gli organizzatori per la scelta di un dettaglio, rivelatore però dell’approccio di fondo: «Mi sembra molto significativo che nel logo delle celebrazioni abbiate voluto far apparire la data del 2031 ad indicare un futuro che oggi possiamo solo intuire e che si definirà grazie ai contributi che continuerete a dare».
Senza fare sconti, la presidente Voce ha indicato le sfide che attendono l’EdC che ha «la potenzialità di trasformare dall’interno il vissuto economico, non solo delle imprese, ma anche delle famiglie, delle istituzioni finanziarie, delle politiche economiche». Ma occorre tener presente una condizione di fondo: «L’EdC avrà nuovo slancio se avrà come orizzonte il mondo unito e sarà capace di muovere i cuori, le azioni, gli entusiasmi di chi ha esigenze di grandi ideali per cui giocare la propria vita». Auspica allora che «ne verrà una nuova stagione di creatività e di protagonismo di tutti voi e risponderemo a un grande appuntamento con la storia».
Di storia aveva parlato anche Luigino Bruni, coordinatore della commissione internazionale dell’EdC, aprendo i lavori dell’assemblea, per sottolineare il cammino compiuto dalla profezia di Chiara in ambito economico. Quattro le parole su cui è stato imperniato il suo intervento: festa, per i venti anni; responsabilità, per il compito da svolgere in questo periodo di crisi; memoria, per non dimenticare le domande fondative di Chiara pronunciate in questa sala nel 1991; speranza, nella forza del progetto loro affidato e nelle nuove generazioni di imprenditori e studiosi impegnate nell’EdC.

Alberto Ferrucci


Inevitabili i rimandi storici anche per l’imprenditore Alberto Ferrucci, nell’Edc sin dalla prima ora. Ha ricordato il modo organizzato con cui agli inizi Chiara e le compagne di Trento sovvenivano alle necessità dei poveri della città, giungendo così a indicare una «vocazione laica di santità» in quanti avrebbero sostenuto l’EdC, da chi vendette modeste proprietà, offrì i pochi risparmi per consentire di acquistare i terreni per i poli produttivi a chi lasciò ottimi posti di lavoro e le proprie città per dar vita all’intuizione di Chiara. Un eroismo che ha poi permesso a Benedetto XVI di citare l’EdC nella sua prima enciclica sociale.
Un’esigenza ha consegnato Ferrucci all’assemblea: «Occorre elaborare teoricamente i paradigmi di questa nuova economia, potendo mostrare poli produttivi ed aziende che mettono in pratica questi principi e scuole ed università che formano ad essi». È il futuro che l’assemblea è chiamata a declinare con il futuro.
Dall’inviato Paolo LòrigaLive streaming: http://live.focolare.org/EdC2011/

Luigino Bruni outlines the history of the Economy of Communion


It was here, fifty years ago, and fifty kilometres from San Paolo, in the auditorium of the Ginetta Calliari Mariapolis, that Chiara Lubich felt strongly urged by the Holy Spirit to share her intuition: the charism of unity had something to offer in contributing to the renewal of an apparently unbreakable international economic and production system.
Six-hundred-fifty people (many of them young people) came to Brazil from 37 countries. They represent 800 businesses involved in the EoC, from eight industiral parks around the world, scholars and students from the economic fields invovled in scientific research and cultural development.
There was already much joy and gratitude at the opening of the assembly – 25 to 28 May – for these two decades of moving ahead, but also much emotion when they returned to the words of the founder of the Focolare, which, when they were first spoken, had the “effect of a ‘bomb’ in the field of economics.” The president of the Focolare, Maria Voce, recalled these words in a video message that does not dwell however on the logs of the comemorations and celebrations.
“We must recognize that the EoC project still has to succeed,” she reminded everyone, congratulating the organizers for their choice of a detail, revealing however the underlying approach: “It seems very significant to me that in the festivity logs, you desired to make the date of 2031 appear indicating a future that we can only imagine and will be defined thanks to the contributions that you will continue to give. ”
The president, Maria Voce, stated the challenges of the EoC, which has the “potential to transform from within the economic experience not only of companies, but of families, financial institutions, and economic policies.” But we must bear in mind one basic condition: “The EoC will have momentum if it has the united world as its horizon and it will be capable of moving the hearts, the actions, and the enthusiasm of those who need to bet their lives on great ideals.”  “I wish you a new season of creativity in which each one of you will be protagonists, and we will respond to our great appointment with history.”
Luigino Bruni, coordinator of the international commission of the EoC also spoke about history, as he opened the proceedings of the assembly, underscoring the prophetic task of Chiara in the economic field. He focused on four words in his speech: festivity, for the twenty years of the EoC; responsibility, for its task during this period of crisis; memory, so as not to forget the founding questions asked by Chiara in this very hall in 1991; hope, in the power of the project entrusted to them and in the new generations of entrepreneurs and researchers of the EoC.

Alberto Ferrucci


Historical reference was made by entrepreneur Alberto Ferrucci, who has been in the EoC since day one. He recalled the organized way in which Chiara and her companions at the beginning in Trent, met the needs of the poor of that city, connecting to this the “secular vocation to holiness” of those who supported the EoC, those who sold small properties; offered their few savings to help buy land for the production sites; those who left good jobs and their cities to bring to life Chiara’s inspired intuition. This all involved heroism which later allowed Benedict XVI to mention the EoC in his first social encyclical.
Ferrucci delivered a challenge to the assembly: “We must develop theories based on the paradigm of this new economy, which able to show industrial and production plants and businesses that implement these principles, and schools and universities that offer training in them.”
By Paolo Lòriga

Luigino Bruni erzählt die Geschichte der "Wirtschaft in Gemeinmschaft"


Genau hier, im großen Saal der Siedlung Ginetta Calliari, 50 Kilometer von San Paolo entfernt, hatte Chiara Lubich unter dem Drängen des heiligen Geistes eine Idee verkündet: Das Charisma der Einheit hatte etwas zu sagen im internationalen Kontext wirtschaftlicher Errungenschaften und abgrundtiefer Ungerechtigkeit.
650 Teilnehmer aus 37 Ländern waren hierher gekommen in Vertretung von 800 Betrieben weltweit, sie sich an den Normen der Wirtschaft in Gemeinschaft orientieren. Unter ihnen auch viele Wissenschaftler und Wirtschaftsstudenten.
Bei der Eröffnung der Generalversammlung (vom 25. – 28. Mai) herrschte große Freude und Dankbarkeit über alles, was in diesen 20 Jahren geschehen ist. Maria Voce kehrte in einer Vodeoaufzeichnung zurück zu den Worten der Gründerin, die 1991 diese „wirtschaftliche Bombe“ zur großen Überraschung aller in Brasilien hochgehen ließ.
„Wir müssen uns darüber im Klaren sein, dass sich das Projekt der Wirtschaft in Gemeinschaft erst noch auf dem Weltmarkt behaupten muss“, gab Maria Voce zu bedenken.
Sie zählte alle Herausforderungen auf, denen sich die WiG stellen müsse, wie der Verwandlung – von innen heraus – des wirtschaftlichen und politischen Handelns, aber nicht nur, auch der Familien, der ganzen Finanzwelt“. Dabei müssen man eines beachten: „Die Wirtschaft in Gemeinschaft wird neue Vitalität finden, wenn sie die geeinte Welt im Blick hat, die Herzen verwandelt, die Menschen begeistert, die ihr Leben auf große Ideale ausrichten und sich genau dafür einsetzen will“.
Luigino Bruni , der Koordinator der internationalen Kommission der „Wirtschaft in Gemeinschaft“ hat seine Eröffnungsrede an vier Grundpfeilern festgemacht: Fest, um die 20 Jahre zu feiern; Verantwortung, um die Aufgabe mitten in der Finanzkrise zu bewältigen; Erinnerung, um nicht die Gründungsrede Chiara Lubichs zu vergessen vor 20 Jahren in diesem gleichen Saal; Hoffnung in die Kraft des Projektes,. das den Unternehmern aufgetragen ist, Hoffnung in die nachwachsenden Führungskräfte der WiG.
Auch der Unternehmer Alberto Ferrucci kam zu Wort, er gehört zu den Allerersten, die Chiaras Idee mit großer Begeisterung aufgenommen haben. Er sprach davon, mit welcher Präszision Chiara ihre Idee von einer „Wirtschaft in Gemeinmschaft“ vortrug, die ihre Wurzeln im Beginn der Bewegung hat, als Chiara und ihre ersten Gefährtinnen das soziale Problem von Trient lösen wollte. Er erinnerte an alle, die ihre Ersparnisse gaben, um der WiG zu einem Start zu verhelfen, die optimale Arbeitsstellen aufgaben, um ganz neu im Sinne der WiG zu beginnen, ohne finanzielle Sicherheiten. Heldentum, das zur „Heiligkeit der Laien“ führt, die es Benedikt XVI. erlaubten, in seiner ersten Sozialenzyklika die „Wirtschaft in Gemeinschaft“ zu zitieren.
„Wir müssen die theoretischen Grundlagen dieser Paradigmen einer neuen Wirtschaft erarbeiten. Das ist uns möglich, wenn wir Gewerbeparks und Betriebe vorweisen können, die nach diesen Prinzipien leben. Und wir müssen Schulen und Universitäten gründen, die nach diesen Prinzipien ausbilden. Wir müssen die Zukunft durch die Zukunft erörtern“.
(Paolo Loriga)

Luigino Bruni parla habla de la historia de lal'EdC

Sigue la asamblea “in streaming” por http://live.focolare.org/EdC2011/

Es precisamente aquí, en el auditorio de la Mariápolis Ginetta Calliari, a cincuenta kilómetros de Sao Pablo, que hace veinte años Chiara Lubich, bajo un apremiante impulso del Espíritu, comunicó una intuición: el carisma de la unidad tiene algo que decir para contribuir a renovar el aparentemente inquebrantable sistema económico y productivo internacional.
Han llegado aquí a Brasil 650 personas (numerosa la presencia de jóvenes) de 37 países del mundo en representación de las 800 empresas comprometidas con la EdC, de los 8 polígonos empresariales presentes en el mundo, de los expertos y de los estudiantes de distintas disciplinas económicas involucrados en la reflexión científica y en la elaboración cultural.
Ya en la inauguración de la asamblea –del 25 al 28 de mayo-, se sentía la alegría y la gratitud por estas dos décadas de camino, pero también la conmoción cuando se recordaron las palabras de la fundadora de los Focolares que tuvieron, como se dijo entonces, el “efecto de una “bomba en el campo económico”. Y a estos orígenes regresó también María Voce, presidente de los Focolares, en un video-mensaje de todos modos quedó en los registros de la conmemoración y de la celebración.
«Es necesario reconocer que el proyecto de la EdC todavía tiene que consolidarse», dijo, mientras felicitaba a los organizadores por haber elegido un detalle, que sin embargo revela el enfoque de fondo: «Me parece muy significativo que en el logo de la celebración quisieron que apareciera la fecha 2031 para indicar un futuro que hoy sólo podemos intuir y que se definirá gracias al aporte que seguirán dando».
Sin hacer ningún tipo de concesión, la presidente Voce indicó los desafíos que le esperan a la EdC que tiene «la potencialidad de transformar desde dentro la práctica económica, no sólo de las empresas, sino también de las familias, de las instituciones financieras, de las políticas económicas». Pero es necesario tener presente una condición de fondo: «La EdC tendrá un nuevo empuje si tiene como horizonte el mundo unido y es capaz de mover el corazón, la acción, el entusiasmo de quien tiene una exigencia de grandes ideales por los cuales jugarse su vida». Auspició que «surgirá una nueva estación de creatividad y de protagonismo por parte de todos ustedes y responderemos a esta gran cita con la historia».
De historia habló también Luigino Bruni, coordinador de la comisión internacional de la EdC, inaugurando el trabajo de la asamblea, para subrayar el camino realizado por la profecía de Chiara en el ámbito económico. Fueron cuatro las palabras en las que se centró su intervención: fiesta, por los veinte años; responsabilidad, ante la tarea que hay que desarrollar en este período de crisis; memoria, para no olvidar las preguntas fundamentales de Chiara pronunciadas en esta sala en 1991; esperanza, en la fuerza del proyecto que se nos ha confiado y en las nuevas generaciones de empresarios y expertos comprometidos en la EdC.

Alberto Ferrucci


También en la intervención del empresario Alberto Ferrucci fueron inevitables las referencias históricas, desde el primer momento de la Edc. Recordó la organización con la cual Chiara y sus primeras compañeras de Trento socorrían a los pobres de la ciudad, indicando allí una “vocación laica de santidad” en cuantos sostuvieron la EdC, desde quien vendió modestas propiedades, ofreció sus pocos ahorros para permitir que se adquirieran los terrenos hasta quien dejó excelentes cargos o su ciudad para dar vida a la intuición de Chiara. Un heroísmo que más adelante permitió a Benedicto XVI citar la EdC en su primera encíclica social.Ferrucci presentó una exigencia a la Asamblea: «Es necesario elaborar teóricamente los paradigmas de esta nueva economía, presentar polígonos productivos y empresariales que pongan en práctica estos principios y escuelas y universidades que formen a esto». Es el futuro que la asamblea está llamada a asumir en el futuro.
Del enviado Paolo Lòriga

Luigino Bruni fala da história da EdC


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É aqui, no auditório da Mariápolis Ginetta, em Vargem Grande Paulista, distante quarenta e cinco quilômetros do centro da cidade de São Paulo, que, há vinte anos, Chiara Lubich, sob o forte impulso do Espírito Santo, comunicou uma intuição: o carisma da unidade tem algo a dizer para contribuir com a inovação do sistema econômico e produtivo internacional aparentemente intransponível.
Chegaram ao Brasil 650 pessoas vindas de 37 países, com uma significativa representação de jovens, representantes de 800 empresas envolvidas com a EdC, oito polos produtivos, presentes ao redor do mundo; como também estudiosos e alunos de disciplinas econômicas dedicados à reflexão científica e à elaboração cultural.
Desde o início da Assembleia – de 25 a 28 de maio – havia alegria e gratidão por estas duas décadas de caminhada, como também a emoção quando todos voltaram a ouvir as palavras da fundadora do Movimento dos Focolares que tiveram, como foi dito em 1991, o «efeito de uma “bomba” no campo econômico». Maria Voce, presidente do Movimento dos Focolares, voltou à esse início em sua mensagem-vídeo que chegou em tempo para somar-se aos registros dessa comemoração e celebração.
«Precisamos reconhecer que o projeto EdC deve ainda se fortalecer», ressaltou Maria, parabenizando os organizadores pela escolha de um detalhe que revela, no entanto, um fundamento: «Creio que é significativo que, no logotipo das comemorações, vocês desejaram que aparecesse o ano de 2031. Isso indica um futuro que hoje podemos apenas imaginar e que será definido graças às contribuições que vocês continuarão a dar».
Sem meias palavras, a Presidente indicou os desafios que se apresentam a EdC. E afirma que o projeto tem «o potencial de transformar interiormente o agir econômico, não só nas empresas, mas também nas famílias, nas instituições financeiras, nas políticas econômicas». Mas devemos ter em mente uma condição basilar: «A EdC terá um novo impulso se tiver como horizonte o mundo unido e só assim será capaz de mover os corações, as ações, o entusiasmo daqueles que têm a exigência de ideais elevados pelos quais dedicar as suas vidas». Deseja, então, que «nasça uma nova estação de criatividade e de protagonismo de todos, para assim responder a um grande encontro marcado com a história».
De história também falou Luigino Bruni, coordenador da Comissão Internacional da EdC, ao abrir os trabalhos da Assembleia, a fim de destacar os progressos realizados pela profecia de Chiara na esfera econômica. Quatro palavras permearam o seu discurso: festa, pelos 20 anos; responsabilidade, pela tarefa a ser feita neste momento de crise; memória, para não esquecermos as questões fundamentais que Chiara disse nesta sala, em 1991; esperança na força do projeto que a nós foi confiado e nas novas gerações de empresários e estudiosos envolvidos com a EdC.

Alberto Ferrucci


Também são inevitáveis ​​as referências históricas para o empresário Alberto Ferrucci, um dos pioneiros da EdC. Ele recordou a forma organizada com a qual Chiara e as suas companheiras de Trento proviam as necessidades dos pobres da cidade, indicando assim uma “vocação leiga de santidade” para todos aqueles que viriam a apoiar a EdC: houve quem vendeu pequenas propriedades, quem ofereceu pequenas economias para ajudar a comprar o terreno para os polos produtivos; houve quem deixou bons empregos e suas cidades para dar vida a intuição de Chiara. Um heroísmo que mais tarde permitiu que o papa Bento XVI citasse a EdC em sua primeira encíclica social.
Ferrucci confiou à Assembleia um desafio: «Nós precisamos desenvolver paradigmas teóricos desta nova economia, podendo ser demonstrados na prática pelos polos produtivos e pelas empresas e escolas e universidades que formam os seus agentes nesses princípios». É o encontro marcado com o futuro que a Assembleia não poderá deixar de comparecer.
Do nosso enviado Paolo Lòriga可以進入http://live.focolare.org/EdC2011/網站跟進大會的流程
離開聖保羅市50公里外,恰恰在珍妮達福音小城(Mariapoli Ginetta Calliari,)的演講廳,20年前,盧嘉勒在天主聖神大力的推動下,跟大家分享一份靈感,她明白到合一神恩能有助更新那個看似牢而不破的國際經濟和生產體系。
650位來自全球37個國家(惹人注目的是青年)代表了800個共融經濟的企業;遍佈世界各地的8個共融經濟企業區;以及經濟學者與學生等聚首巴西,一同參加學術文化建設和科學反思的盛會。
5月25日至28日舉行共融經濟大會,為這20年來的努力和成就,大家充滿喜樂與感恩,又激動地回想普世博愛運動創辦人20年前所說的那番話:「在經濟界上帶來『爆炸性』的效果。」普世博愛運動現任會長傅瑪利藉錄像講話向在場的參加者表達一個訊息,不僅僅縈繞著紀念和慶祝盛會,她也提醒大家:「有必要認識到共融經濟的計劃仍然有待崛起騰飛。」她又表揚籌備人員選擇的一個細節,然而卻揭露出其根本的途徑,會長指出:「我認為你們選擇慶賀這次盛事的徽標意義深遠,你們刻意標出了2031年來代表對未來的展望,那是我們今天只能猜測的,然而有賴你們繼續作出貢獻而將會明確地界定。」
傅瑪利不折不扣地指出共融經濟所要面對的挑戰,她說:「(共融經濟)潛力優厚可以從内部轉化整個經濟生活,不僅僅是企業本身,還有家庭生活;金融機構、經濟政策。」然而卻不可忽略一個基本的條件,「假如具備合一世界的視野,共融經濟將會再創新高,更有能力打動人心,作出行動,令那些有偉大抱負的人滿懷熱忱地不惜為此而奉獻一生。」最後她祝願:「憑著你們所有人嶄新的創造力和主動性,我們可以回應歷史進程偉大的需求。」
國際性共融經濟委員會的負責人布魯尼(Luigino Bruni)在啓動大會的工作時也談到歷史,突出盧嘉勒在經濟範疇上的遠見得到落實。四個詞語就能綜合他的致辭:喜慶:20年的慶祝;責任:肩負這段危機時期的任務;回顧:不可忘記1991年盧嘉勒在這個禮堂上提出的那些奠基性的要求;希望:對託付給他們的這個經濟行動的動力持有信心和希望,和寄望於那些致力共融經濟新一代的企業家與學者。

同樣共融經濟開始的先鋒企業家費魯慈(Alberto Ferrucci)也難免飲水思源的追溯。他回想運動初期,盧嘉勒與初期同伴在特倫托有組織地去幫助窮人的所需,因而明白到一個『平信徒成聖的聖召』,指引給那些支持共融經濟的人士,有人變賣自己的小財產;或奉獻出僅有的少許積蓄來買地興建企業區或工業園;或有人捨棄高薪優職離開自己的家園為體現盧嘉勒的理念。就是這英勇的精神讓教宗本篤十六世在他第一個社會性通諭上引用共融經濟為例。
費魯慈在大會上作出這樣的要求:「有需要發展這種新的經濟模式的理論,能夠展示實踐這些原則的企業和工業區,並透過學校和大學等培育這種理念。」
這次會議負有的使命就是在未來的歲月裏,開展與時俱進的未來。
特派記者羅里格(Paolo Lòriga)撰