Capodrise (Italia) – Angelo Crescente ed Emilio Donnarumma sono rispettivamente sindaco e segretario comunale di una città del Sud, un contesto territoriale non facile che nell’immaginario collettivo nazionale e anche internazionale viene associato a realtà quali corruzione e camorra. Emilio – esperienza pluridecennale nelle pubbliche amministrazioni e convinto promotore dei valori di fratellanza e partecipazione in politica – dal 2011 è a fianco di Angelo, eletto sindaco quell’anno. Condividono con altri amici dei Focolari i valori della fraternità anche in ambito politico e vogliono spendersi per la propria gente, garantendo anche la possibilità di rispettare la legalità nell’interpretazione delle leggi.
Tra i compiti più urgenti che li attendono, c’è’ la revisione dei bilanci comunali che risultano in forte deficit. Rifiutando scorciatoie, come pure la tentazione di colpevolizzare le inadempienze delle precedenti amministrazioni, scelgono di costruire il futuro della loro città insieme a tutte le forze politiche e ai cittadini. «Sforzi che sono stati premiati con un buon risultato per il comune e ottimi rapporti con le controparti», racconta Angelo.
Poi è stata la volta di un gruppo di famiglie che si è vista togliere le case perché costruite non a norma di legge. Questa volta è Emilio a raccontare: «Nonostante si trattasse di un abuso, non potevamo non accogliere la richiesta d’aiuto di quelle persone che sarebbero rimaste in mezzo a una strada. Abbiamo quindi cercato un percorso nella legalità per giungere alla restituzione delle case. La soluzione è arrivata dall’amministrazione regionale che, proprio in quel periodo, ha varato una legge che ha consentito di restituire il possesso (anche se non la proprietà) delle case stesse».
Nulla di straordinario per chi si occupa di amministrazione locale, si potrebbe concludere; ma è pur vero che c’è modo e modo di fare le cose. Emilio e Angelo hanno scelto il “metodo” della fraternità: «Cerchiamo di viverla prima di tutto tra di noi – conclude Emilio – è uno sforzo quotidiano che richiede impegno ma che se vissuta con costanza arriva lontano, anche ai confini delle nostre città e oltre».
Salto (Stato di San Paolo – Brasile) – Milta Alves Ribeiro Maron è assessore all’educazione della sua città e ricorda ancora la vigilia del IX Congresso sull’Educazione organizzato lo scorso anno dal suo comune. Fuori dalle finestre del suo ufficio soffiavano venti di guerra, o più precisamente di protesta da parte di professori, studenti e dipendenti scolastici, tutti contro la campagna anti-sprechi e privilegi che l’amministrazione pubblica stava promuovendo.
«Il congresso prevedeva tre giorni di conferenze, workshop e mini-corsi e ci chiedevamo se saremmo mai riusciti a realizzarlo, con la minaccia delle manifestazioni di protesta. Alcuni dei colleghi mi consigliavano addirittura di annullarlo per non mettere in pericolo il sindaco e me stessa». Continua Milta: «La presenza di Maria Luisa, mia collaboratrice che con me condivide la visione di una politica incentrata sulla fraternità, mi ha dato la forza di agire nel rispetto di tutti: quello dell’amministrazione pubblica che aveva organizzato il congresso, ma anche il diritto dei manifestanti a protestare per le proprie idee».
Milta confessa che in quei giorni ha anche rafforzato il suo rapporto con Dio e con quei collaboratori che condividevano i suoi valori politici, cercando insieme la linea del discorso di apertura che avrebbe dovuto fare al congresso. «Volevo che fosse intonato al valore della fraternità universale, al bene comune».
La mattina del congresso Milta è arrivata a piedi, quasi “scortata” da tanti che desideravano dimostrarle il loro appoggio. E nonostante la presenza dei manifestanti non vi è stata alcuna violenza. Il discorso è stato accolto da qualche fischio, ma è terminato con l’applauso di tutti.
«Un discorso – spiega ancora Milta – che ha segnato l’inizio di un cambiamento. Ho potuto parlare con i professori, ascoltare le loro motivazioni e questo ha fatto scattare un rapporto di fiducia fra noi. Alla fine del congresso ci sentivamo tutti vincitori, o meglio: aveva vinto la fraternità».
Fonte: www.umanitanuova.org
Capodrise (Italy) – Angelo Crescente and Emilio Donnarumma are, respectively, the mayor and city clerk of a city of the South of Italy, an area that is not easy to manage and has an image in the collective national and even international mind associated with corruption and organised crime. Emilio – who has decades of experience in public administration and is a convinced promoter of the values of brotherhood and participation in politics – since 2011 is at Angelo’s side, who was elected mayor that year. They share with other friends of the Focolare values of fraternity also in the political sphere and want to give themselves for their own people, guaranteeing the possibility of respect for the principles of legality in the interpretation of the law.
Among the most urgent tasks that await them, is the revision of the municipal budgets that are in serious deficit. Refusing shortcuts, as well as the temptation to blame the failures of previous administrations, they choose to build the future of their city along with all the political forces and with all the citizens. “These efforts were rewarded with a good result for the town council and good relations with our counterparts,” says Angelo.
Then there was the case of a group of families that saw their houses taken from them because they had not been built with proper planning permission. This time Emilio tells the story: “Although they had built illegally, we could not refuse the request for help of these people who would have been abandoned in the middle of the road. We looked for a way within the law for them to have their houses back. The solution was found by the regional administration that, at that particular time, passed a law allowing the return of possession (though not ownership) of the houses themselves. ”
Nothing out of the ordinary for those involved in local government, it could be thought; but it is true that there are many different ways of doing things. Emilio and Angelo have chosen the “method” of fraternity: “First of all we try to live this among ourselves – Emilio concludes – it is a daily effort that requires commitment but if lived with consistency is far-reaching, even beyond our city limits.”
Salto (State of Sao Paulo – Brazil) – Milta Alves Ribeiro Maron is the town councillor for education of her city, and still remembers vividly the eve of the Ninth Congress on Education organized last year in her town. Outside the windows of her office winds of war blew, or more precisely of protest by teachers, students and school employees, against the anti-waste and privileges campaign that the town council was carrying out.
“The congress consisted of three days of conferences, workshops and mini-courses and we were wondering if we’d ever be able to do it, because of the threat of protests. Some of my colleagues advised me to cancel everything in order to avoid any danger to the mayor or to myself.” Milta continues, “The presence of Maria Luisa, my co-worker who shares with me the vision of a policy based on fraternity, gave me the strength to act in respect for all: that of the public administration who had organized the conference, but also the right of the protesters to protest for their own ideas. ”
Milta confesses that in those days she also strengthened her relationship with God and with those collaborators who share her political values, working together on the opening speech of the conference that she was due to give. “I wanted it to be tuned in to the values of universal brotherhood, for the common good.”
On the morning of the conference Milta arrived on foot, practically “escorted” by many who wanted to show her their support. And despite the presence of the protesters there was no violence. The speech was greeted with some booing, but ended with the applause of all.
“A speech – explains Milta – which marked the beginning of a change. I was able to talk with the teachers, listen to their problems and this triggered a relationship of trust between us. At the end of the conference we all felt like winners, or rather, fraternity had won.”
Source: www.umanitanuova.orgCapodrise (Italien) – Angelo Crescente und Emilio Donnarumma sind Bürgermeister und Gemeindesekretär einer Stadt in Süditalien. Eine schwierige Aufgabe in einem Landstrich, der im nationalen und internationalen Bewusstsein immer mit Korruption und Camorra, als der organisierten Kriminalität, verbunden wird. Emilio – seit Jahrzehnten in der öffentlichen Verwaltung tätig und überzeugter Förderer der Werte von Mitbeteiligung und Geschwisterlichkeit in der Politik – steht seit 2011 an der Seite von Angelo, dem in diesem Jahr gewählten Bürgermeister der Stadt. Zusammen mit anderen Freunden aus der Fokolar-Bewegung engagieren sie sich für Geschwisterlichkeit in der Politik ein. Sie wollen ihr Leben einsetzen für ihre Stadt und der Bevölkerung garantieren, dass die Gesetze respektiert werden.
Zu den wichtigsten Aufgaben, die auf sie warten gehört die Revision der Bilanz des kommunalen Haushaltes, der ein starkes Defizit aufweist. Sie weigern sich, Schmiergelder anzunehmen, sprechen aber auch niemandem die Schuld zu, sondern beziehen die ganze Stadtverwaltung mit ein in ein gemeinsames Bemühen, den Haushalt zu sanieren in voller Transparenz, mit großem Erfolg und der Befriedung der gegnerischen Parteien, wie Angelo berichtet.
Die nächste schwere Aufgabe betraf eine Gruppe von Familien, denen die Häuser weggenommen wurden, weil sie ohne Baugenehmigung errichtet worden waren. Emilio erzählt: „Es stimmte, sie hatten keine Baugenehmigung, aber das war auch keine Lösung, denn die Leute hätten auf der Straße leben müssen. Wir haben also einen rechtlichen Weg gesucht, die Häuser zurückzugeben. Die Antwort kam aus der Region, die genau in dieser Zeit ein Gesetz verändert hat, so dass wir zugunsten der Familien eingreifen konnten.“
Das ist nichts Außergewöhnliches, könnte man meinen, aber es gibt verschiedene Weisen, die Dinge zu tun. Emilio und Angelo hatten die „Methode“ der Geschwisterlichkeit gewählt. “Wir versuchen, sie vor allem untereinander zu verwirklichen“, meint Emilio abschließend, „es ist ein alltägliches Bemühen, aber wenn wir uns wirklich darauf einlassen, zeigt es große Wirkung auch nach außen.“
Salto (San Paulo-Brasilien) – Milta Alves Ribeiro Maron ist in seiner Stadt in der Schulverwaltung tätig. Er erinnert sich noch gut an die Vorbereitung des IX. Erziehungskongresses, der im vergangenen Jahr in seiner Stadt stattfand. Es herrschte alles andere als Einigkeit. Lehrer, Schüler und Schulangestellte hatten der Stadt den Krieg erklärt, weil sie eine Kampagne gegen Privilegien und überzogene Ausgaben durchzog und drohten mit Protestdemonstrationen.
„Der Kongress sah drei Tage vor mit Konferenzen, Workshops und Kursen, doch wir glaubten nicht mehr an seine Durchführung angesichts der angekündigten Proteste. Einige Kollegen schlugen sogar vor, ihn ganz zu streichen, um das Leben des Bürgermeisters und auch mein Leben zu schützen. Die Anwesenheit von Maria Luisa, einer Mitarbeiterin, die mit mir den Traum von einer geschwisterlichen Politik teilt, gab mir die Kraft zu handeln, immer im Respekt vor der Verwaltung einerseits, die den Kongress organisiert hatte, und dem Recht auf freie Meinungsäußerung der Demonstranten andererseits.“
Diese Tage, so bekannte Milta, haben seine Beziehung zu Gott gefestigt und auch die Beziehung unter all denjenigen, die sich der Geschwisterlichkeit in der Politik verschrieben hatten. Gemeinsam haben sie die Eröffnungsrede erarbeitet, die er halten sollte.
Am Morgen des Kongresses wurde Milta von einer Eskorte derjenigen begleitet, die seine Meinung teilten. Trotz der Demonstration kam es zu keinen Ausschreitungen. Die Rede wurde mit einigen Pfiffen begrüßt, aber zum Schluss gab es einmütigen Applaus.
„Diese Rede – so Milan – zeichnete den Beginn einer Veränderung. Ich habe mit den Lehrern gesprochen und mir viel Zeit gelassen, um ihre Motivation von innen heraus zu verstehen. Das weckte Vertrauen. Am Ende des Kongresses fühlten wir uns alle als Sieger, oder genauer gesagt: die Geschwisterlichkeit hat gesiegt.“
Quelle: www.umanitanuova.orgCapodrise (Italia) – Angelo Crescente y Emilio Donnarumma son respectivamente el alcalde y el secretario comunal de una ciudad del Sur, un contexto territorial que no es fácil y que en el imaginario colectivo nacional e internacional está asociado a realidades como la corrupción y la camorra. Emilio – quien tiene una experiencia de varias décadas en la administración pública es un convencido promotor de los valores de la fraternidad y de la participación política- desde el 2011 está al lado de Angelo, quien fue elegido como alcalde este año. Comparten con otros amigos de los Focolares los valores de la fraternidad también en campo político y quieren trabajar por su gente, garantizando la posibilidad de respetar la legalidad en la interpretación de las leyes.
Entre las tareas más urgentes que les esperan, está la revisión de los balances comunales que resultan con un fuerte déficit. Rechazando hacer un “maquillaje económico”, y también la tentación de culpar a las administraciones precedentes por incumplimiento, deciden construir el futuro de su ciudad junto a todas las fuerzas políticas y a los ciudadanos. «Los esfuerzos se vieron premiados con un buen resultado para el Municipio y óptimas relaciones con la oposición», cuenta Angelo.
Después apareció el caso de un grupo de familias a las que les habían quitado sus casas porque habían sido construidas al margen de la normativa. Esta vez es Emilio quien cuenta: «A pesar de que se trataba de un abuso, no podíamos dejar de acoger la solicitud de ayuda de estas personas que se iban a quedar en la calle. Buscamos una vía legal para que les pudieran restituir las casas. La solución la dio la administración regional que, precisamente en ese período había publicado una ley que permitía restituir la posesión (aunque no la propiedad) de las mismas casas».
No es nada extraordinario, para quien trabaja en la administración local, se podría concluir; pero la verdad es que hay formas y formas de hacer las cosas. Emilio y Angelo eligieron el “método” de la fraternidad: «Tratamos de vivirla en primera instancia entre nosotros –concluye Emilio-, es un esfuerzo cotidiano que exige compromiso pero que si se vive con constancia se llega lejos, también a las periferias de nuestras ciudades y más allá».
Salto (Estado de San Paolo – Brasil) – Milta Alves Ribeiro Maron es la asesora de educación de su ciudad y todavía recuerda la vigilia del IX Congreso sobre Educación organizado el año pasado por su Municipio. Afuera, desde las ventanas de su oficina soplaban vientos de guerra, o mejor dicho de protesta por parte de profesores, estudiantes y funcionarios de la escuela, todos contra la campaña anti-derroche y privilegios que la administración pública estaba promoviendo.
«El congreso preveía tres días de conferencias, talleres y mini-cursos y nos preguntábamos si lograríamos realizarlo, ante la amenaza de manifestaciones y protestas. Algunos de los colegas me aconsejaban incluso que lo anulara para no poner en peligro al alcalde y a mí misma». Continúa Milta: «La presencia de María Luisa, mi colaboradora quien comparte conmigo la visión de juna política centrada en la fraternidad, me dio la fuerza para actuar respetando a todos: a las personas de la administración pública que habían organizado el congreso, pero también el derecho de los manifestantes de protestar y sostener sus ideas».
Milta confiesa que es esos días se reforzó su relación con Dios y con esos colaboradores que compartían sus valores políticos, al buscar juntos el hilo del discurso inaugural que tenía que hacer en el congreso. «Quería que estuviese entonado con el valor de la fraternidad universal y del bien común».
La mañana del Congreso Milta llegó a pie, casi “escoltada” por muchos que deseaban demostrarle su apoyo. A pesar de la presencia de los manifestantes no hubo ningún tipo de violencia. El discurso fue acogido con algunos silbidos, pero terminó con los aplausos por parte de todos.
«Fue un discurso –explica Milta- que marcó un cambio. Pude hablar con todos los profesores, escuchar sus motivaciones y esto hizo que surgiera una relación de confianza entre nosotros. Al final del congreso todos nos sentíamos vencedores, o mejor dicho: había vencido la fraternidad».
Fuente: www.umanitanuova.org
Capodrise (Italie) – Angelo Crescente et Emilio Donnarumma sont respectivement maire et secrétaire communal d’une ville du Sud, un contexte territorial pas facile, qui dans l’imaginaire collectif national et international est associé à des réalités telles que la corruption et la Camorra.
Emilio – ayant une expérience de plusieurs décennies dans les administrations publiques et promoteur convaincu des valeurs de fraternité et de participation en politique – est aux côtés d’Angelo, élu maire depuis 2011. Ils partagent avec d’autres amis des Focolari, les valeurs de la fraternité également dans le milieu politique et veulent se dépenser pour leurs concitoyens en garantissant aussi de respecter la légalité dans l’interprétation des lois.
Parmi les tâches les plus importantes qui les attendent, il y a la révision des bilans communaux qui ont un déficit important. Refusant les raccourcis, comme par exemple la tentation de culpabiliser les incohérences des précédentes administrations, ils choisissent de construire le futur de leur ville ensemble avec toute les forces politiques et les citadins. « Efforts qui ont été récompensés avec un bon résultat pour la commune et d’excellentes relations avec les parties adverses », raconte Angelo.
Puis ce fut le tour d’un groupe de familles qui s’est vu détruire les maisons car elles n’avaient pas été construites selon les normes. Cette fois-ci c’est Emilio qui raconte : « Malgré le fait qu’ il s’agissait d’un abus, nous ne pouvions pas ne pas accueillir la demande d’aide de ces personnes qui seraient restées dans la rue. Nous avons ainsi recherché un parcours dans la légalité afin d’arriver à la restitution des maisons. La solution est arrivée de la part de l’administration régionale qui, juste au cours de cette période-là, a voté une loi qui a permis de restituer la possession (exceptée la propriété) des maisons elles-mêmes ».
Cela n’a rien d’extraordinaire pour quelqu’un qui s’occupe d’administration locale, pourrait-on conclure ; mais c’est également vrai qu’il y a moyen de faire les mêmes choses de différentes manières. Emilio et Angelo ont choisi la « méthode » de la fraternité : « Nous nous efforçons tout d’abord de la vivre entre nous – conclut Emilio – il s’agit d’un effort quotidien, qui requiert un engagement, mais si celui-ci est vécu d’une façon constante, la fraternité est féconde, loin, même au-delà des limites de notre ville ».
Salto (Salto de San Paolo – Brésil) – Milta Alves Ribeiro Maron est adjointe à l’éducation de sa ville et se souvient encore de la veille du IX Congrès sur l’Education, organisé l’année passée dans sa commune. A l’extérieur, par la fenêtre de son bureau, on pouvait constater une grande effervescence agressive, due à la contestation de la part des professeurs, des étudiants et de ceux qui dépendent de l’école, tous contre la campagne anti-gaspillages et privilèges que l’administration publique était occupée à promouvoir.
« Le congrès prévoyait trois jours de conférence, workshop et mini-cours et nous nous demandions si nous aurions un jour réussi à le réaliser, à cause de la menace des manifestations. Certains de mes collègues me conseillaient même de l’annuler pour ne pas mettre en danger, le maire et moi-même ». Milta continue : « La présence de Maria Luisa, ma collaboratrice qui partageait avec moi la vision d’une politique centrée sur la fraternité, m’a donné la force d’agir dans le respect de tous : celui de l’administration publique qui avait organisé le congrès, mais aussi le droit des manifestants à protester pour leurs propres idées ».
Milta nous confie qu’en ces jours-là, elle a également renforcé son rapport avec Dieu et avec les collaborateurs qui partageaient ses valeurs politiques, en cherchant ensemble la ligne à donner au discours d’ouverture qu’elle était amenée à faire au congrès. « Je voulais qu’il soit au diapason de la la valeur de la fraternité universelle, du bien commun ».
Le matin du congrès, Milta est arrivée à pied, presqu’’escortée’ par plusieurs personnes qui désiraient lui témoigner leur soutien. Et malgré la présence des manifestants, il n’y a eu aucune violence. Le discours a bien été accueilli par quelques sifflements, mais il s’est terminé sous les applaudissements de tous.
« Un discours – explique encore Milta – qui a marqué le début d’un changement. J’ai pu parler avec les professeurs, écouter leurs motivations et cela a provoqué un rapport de confiance entre nous. Au terme du congrès, nous nous sentions tous vainqueurs, ou plutôt : la fraternité avait gagné ».
Source : www.umanitanuova.org
Capodrise (Itália) – Angelo Crescente e Emílio Donnarumma são respectivamente prefeito e secretário municipal de uma cidade do sul da Itália, um território não fácil, que no imaginário coletivo, nacional e internacional, é associado a realidades como a corrupção e o crime organizado.
Emilio – com mais de dez anos de experiência na administração pública e promotor convicto dos valores da fraternidade e da participação política – desde 2011 está ao lado de Angelo, eleito prefeito naquele ano. Com outros amigos dos Focolares, compartilham os valores da fraternidade inclusive no campo político e querem trabalhar pelo próprio povo, garantindo a possibilidade de respeito à legalidade na interpretação das leis.
Entre as missões mais urgentes que os esperavam havia a revisão dos balanços municipais que demonstraram-se em forte déficit. Rejeitando desvios e a tentação de culpar as inadequações das administrações precedentes, decidem construir o futuro da cidade junto com todas as forças políticas e os cidadãos. «Esforços que foram premiados com um bom resultado para o município e ótimos relacionamentos com os parceiros», conta Angelo.
Depois foi a vez de um grupo de famílias que teve suas casas confiscadas porque não construídas segundo a lei. É Emílio que conta: «Apesar de tratar-se de uma violação, não podíamos deixar de acolher o pedido de ajuda daquelas pessoas que teriam ficado no meio da rua. Procuramos então um caminho na legalidade para conseguir a restituição das casas. A solução veio da administração regional que, justamente naquele período, aprovou uma lei que consentiu a restituição de posse (mesmo se não a propriedade) de todas as casas».
Nada de extraordinário para quem se ocupa de administração local, se poderia pensar, mas a verdade é que existe modo e modo de fazer as coisas. Emilio a Angelo escolheram o “método” da fraternidade. «Procuramos vivê-la antes de tudo entre nós – conclui Emilio -, é um esforço cotidiano, que exige empenho, mas se for vivida com constância chega longe, atingindo os confins da nossa cidade, e indo mais além».
Salto (São Paulo, Brasil) – Milta Alves Ribeiro Maron é secretária de educação da sua cidade e lembra-se ainda da véspera do IX Congresso sobre a Educação, organizado pelo município, no ano passado. Fora das janelas do seu escritório sopravam ventos de guerra, ou mais precisamente, de protestos de professores, estudantes e funcionários das escolas, todos contrários à campanha contra desperdícios e privilégios que a administração pública estava promovendo.
«O congresso previa três dias de conferências, workshops e minicursos, e nos perguntávamos se seria possível realizá-lo com as ameaças de manifestações contrárias. Alguns dos colegas me aconselhavam até anular a programação, para não colocar em perigo o prefeito, e eu mesma».
Milta continua: «A presença de Maria Luisa, minha colaboradora e que partilha comigo a visão de uma política encentrada na fraternidade, deu-me a força de agir no respeito a todos: à administração pública que havia organizado o congresso, mas também o direito dos manifestantes a protestar pelas próprias ideias».
Como relatou, naqueles dias Milta havia procurado reforçar o seu relacionamento com Deus e com aquelas pessoas que compartilhavam os seus mesmos valores políticos, procurando traçar com eles a linha do discurso de abertura do evento, que ela deveria fazer. «Queria que pudesse expressar o valor da fraternidade universal, do bem comum».
Na manhã seguinte Milta chegou ao local a pé, quase escoltada pelas muitas pessoas que desejavam demonstrar o próprio apoio. Apesar da presença dos manifestantes não houve nenhuma violência. No início do discurso escutaram-se algumas vaias, mas no final teve o aplauso de todos.
«Um discurso – explica Milta – que assinalou o início de uma mudança. Pude conversar com os professores, escutar suas motivações, e isso desencadeou uma relação de confiança entre nós. No final do congresso todos nos sentíamos vencedores, ou melhor, tinha vencido a fraternidade».
Fonte: www.umanitanuova.org意大利卡坡廸里塞(Capodrise (Italia))
安杰魯.克斯森提(Angelo Crescente)和艾米利奧.董納倫瑪(Emilio Donnarumma)先後是南部一個城市的市長和市政秘書。很難想像當地發生國家性與國際性的貪污和跟黑社會的勾當。艾米利奧多年來已有公共行政事務上的經驗,一直深信從中可以推動手足情誼的價值。同時2011年,他從政,因為安杰魯當選為市長,他就從旁協助。他們都認同普世博愛運動( Focolare )的其他朋友在政界上(the political sphere)促進手足情誼的價值。他們願意為自己的百姓服務,但同時設法按照條例規定,做個奉公守法的人。
當時,他們發覺最迫切要處理的事務是要審核市政的財政收支,因為有入不敷出的現象。他們拒絕走捷徑,如有意把責任推到前任行政工作上的缺失,反而,他們選擇薈萃各政黨和市民的力量,為自己的城市建設未來。安杰魯指出:「市政廳竭力優先選擇與各方建立良好關係,尤其是反對派。」
有一次,由於不合建築條例,有必要拆除一些家庭的房子。艾米利奧談到那一次的經歷:「即使要下令拆除,但我們也不可不顧及那些『無家可歸』居民的要求。因此,我們透過法律的程序,替他們申請重建房子。省政府部門的答覆是正正最近已公佈一條法律,可以重建已拆除的房子(但不可當作物業)。」
可能有人會認為從事地區的行政工作,這些都是「芝麻綠豆」的事情。然而,雖小事,但卻在乎以那種方式進行,以那種態度處理。艾米利奧和安杰魯選擇的是手足情誼的「方法」。艾米利奧總括說:「我們竭力要求自己每天這樣做。若持之以恆,就會『守得雲開見月明』,我們的心胸與城市的疆域也會更廣闊。」
巴西(Brazil)聖保羅省薩爾托(Salto)
米爾塔.阿爾維斯.拉備魯.馬朗(Milta Alves Ribeiro Maron)是當地教育部部長。他記得去年,市政府即將舉行第九屆教育會議的前夕,辦公室外卻充滿着火藥味,或說得更清楚,是教授、學生和教育界人士,一起反對公共行政部正提出反對耗費和優惠的運動。
米爾塔指出:「計劃教育會議為期三天,包括工作坊和簡單的課程。我們自問,在抗議的威脅下,會議是否可以進行?有些同事甚至建議我取消會議,免得市長與我有危險。」他又說:「我的合作夥伴瑪麗亞.路易莎(Maria Luisa)在政治的立場上與我一樣,本着手足情誼的宗旨。她也在場,並極力推動我要尊重人人,不僅是籌備會議的公共行政人員;也包括那些爭取自己權益和理念而抗議的人。」
米爾塔坦白地表示,那些日子加強了他與天主的關係,又深化了他與其他分享同一政治價值的合作人的關係。他們一起寫下會議開幕的演辭,他說:「我希望演詞與手足情誼和大眾利益的價值相符合。」
會議當天早上,那些表示支持米爾塔的人差不多要「護送」米爾塔到達會場。雖然有抗議示威,但卻沒有發生暴力事件。雖然在演講上,有幾次噓聲,但最終大家都報以熱烈的掌聲。
米爾又解釋:「我修改了演詞的前部份,因為我曾與一些教授傾談,明白到他們的理由,這樣加強了我們之間的信任。最後,會議結束,大家都覺得打了勝仗,或更好說,手足情誼戰勝了!」
節錄自www.umanitanuova.org